Spallone Graffer
eccoci un altra volta alla ricerca del brivido!La giornata comincia con la pioggia già da Vallesinella, come due turisti con l'ombrello in mano, fungendo da parafulmine,ci avviamo verso il Brentei, in un'ora e venticinque minuti eravamo al rifugio, Angelino mi dici che ha lascito il cuore per strada nel bosco (non ne poteva più).Entrati nel rifugio mi preannuncio, sono Ben, avevo prenotato per due persone al bivacco! Sento una voce da dietro in cucina: dove Ben? chi è Ben? era il rifugista Gabriele, mi dice finalmente ti vedo e ti conosco! Sono anni che leggo e scrivo il tuo nome e ti sento pure al telefono ma non sapevo che faccia avessi, beh non perdi niente gli rispondo! Sebbene lui non si ricordi della mia faccia, io però mi ricordo di lui, sempre disponibile e gentile.Dopo la cena chiamiamo le nostre moglie e poi ci mettiamo d'accordo per l'ora della sveglia e andiamo a letto, si prospetta una notte lunga e difficile poichè la branda vicino alla mia sembrava una segheria..già dalle ore 21 il vicino ha cominciato a russare! Sta di fatto che un po' prima delle 3 del mattino ero sveglio e non poetvo più prendere sonno.Suona la sveglia, ci alziamo e subito portiamo la nostra roba davanti al rifugio, facciamo colazione e ci imbraghiamo già davanti al rifugio, prendiamo gli zainetti e lasciamo quelli grandi assieme alla roba non necessaria al rifugio.alle 6.10 partiamo, alle 6.50 siamo all'attacco, alle 7. apriamo le danze.Si alza un aria gelida, le mani freddi e i denti che battono e anche lo stomaco brontola ma quello è dovuto allo stress e alla paura! abbiamo messo la felpa e lo smanicato ma dopo il primo tiro mettiamo anche il guscio, un freddo porco! Nel frattempo siamo arrivato alla sosta del sesto tiro, Angelino aveva l'imbarazzo della scelta, prima tra la fessura lama e poi tra tre diedri, era un tiro stupendo, secondo me è il più bel tiro della via.ora arrivano le difficolta maggiori, i passaggi duri sono ben protetti e questo ci ha aiutato molto psicologicamente, per fortuna non fa più freddo ma gli altri tiri che sono rimasti sono sprotetti, non bisogna sbagliare, le soste non sono rassicuranti.Ora mancano due tiri, tocca ad Angelo fare il traverso per niente banale, dove ha cercata di proteggere nel limite del possibile, dopo scegliamo di seguire la relazione dei Sass Baloss e facciamo l'ultimo tiro lungo senza spezzarlo e arriviamo in cresta stanchi ma felici.andiamo verso lo stradone provinciale lo seguiamo fino alla prima calata.Dopo cinque calate cominciamo il lungo rientro fino a Vallesinella dove NON abbiamo lasciato le macchine, purtroppo non c'era posto e abbiamo dovuto parcheggiare al park dello Spinale a Campiglio, però noi siamo fortunati, abbiamo trovato un tedesco con sua figlia che stavano scendendo con la macchina e ci hanno dato un passaggio.