Il Re del Lago
08/03/2025 Erica, Ben e Giovanni
Località di partenza: Biacesa di Ledro, Val di Ledro
Avvicinamento: 40 minuti dal parcheggio all'attacco (300 m)
Lunghezza: 175 m la via
Difficoltà: V+ - Sud
salita: 2h 30 minuti - discesa: 50 min
Avvicinamento
Dallo spiazzo tornare indietro lungo la strada (attenzione! Molto trafficata) fino all’imbocco della vecchia strada del Ponale, che inizia a destra della galleria percorsa con l’auto. Poco dopo una galleria, salire a sinistra per una scala, dunque a destra al primo bivio (seguire ometti e segni CAI). Ignorare prima una traccia a sinistra, poi una a destra e continuare a salire fino a che il sentiero traversa decisamente a destra.
Salita
1° tiro: dritti per la placca appoggiata, povera di appigli. Superare una fessura verticale (V) e spostarsi un poco a destra. Altro passaggio un po’ delicato (V, chiodo con cordone) poi su placca più appoggiata fino alla sosta su albero (30 m, IV, V, 2 chiodi, cordini in clessidre).
2° tiro: spostarsi a sinistra superando un diedrino con pianta (IV) poi piegare a destra più facilmente. Sosta su albero (15 m, IV, III, cordino in clessidra). I due tiri sono eventualmente concatenabili.
Salire nel bosco fino a un sentiero pochi metri a sinistra, poi salira una sorta di scaletta che porta alla base di un nuovo risalto roccioso (disegno con la corona).
3°tiro: per facili risalti puntare a uno strapiombino, che si supera a destra (V, chiodo con cordone). Seguire poi una bella lama a sinistra fino a un alberello, poi riportarsi a destra sulla placca, ora più facile, fino alla sosta su pianta (35 m, III, V, IV, 2 chiodi, cordini in clessidre).
Nuovo breve trasferimento nel boschetto, leggermente a sinistra.
4° tiro: salire la paretina strapiombante da destra verso sinistra, sfruttando buone maniglie (V). Dunque piegare a destra più facilmente (attenzione a due grosse scaglie, evitabili a destra) fino a una divertente lama obliqua a destra (IV+). Poi di nuovo a sinistra per placca (III+) fino al terrazzino di sosta (25 m, V, IV+, III+, 2/3 chiodi, cordini in clessidre).
5° tiro: spostarsi un poco a destra fino alla base di una parete compatta e un po’ strapiombante: salire sfruttando una buona presa rovescia , poi per diedro portarsi all’inizio di una grande fessura, e uscire per rocce strapiombanti ben ammanigliate a sinistra (V+ continuo). Ultimo passo delicato su placca a sinistra, poi le difficoltà calano. Proseguire ancora facendo attenzione ai sassi smossi e sostare su una cengetta con cordone in clessidra. (45 m, V+, IV, 5 chiodi, cordini in clessidre).
6° tiro: superare a destra la breve placca e portarsi alla base del risaltino finale, costeggiarlo a destra e risalirlo con un bel diedro ascendente a sinistra (IV). Sosta su clessidra e libro di via (20 m, III, IV, 1 chiodo, cordino in clessidra.
Discesa
Salire per traccia fino a incontrare poco dopo il sentiero CAI di accesso alla ferrata Susatti: scendere a destra e a un bivio seguire ancora destra per Biascesa. Si raggiunge così il raccordo tra il secondo e il terzo tiro, e con due corde doppie sulle soste (maglie rapide presenti) si torna all’attacco. Noi invece abbiamo continuato lungo il sentiero 472 (sentiero dei Bech) fino a Biascesa (50 min)