Via delle 40 Galee
Mercoledì 19/06/2024
Zona montuosa
Monti Lessini, Prealpi Venete (Veneto)
Monte Pastello 1128 m, parete ovest
Apritori
Christian Confente, Simone Gianesini, Manuel Leorato, in più riprese dal basso, 2018
Grado massimo
6b
Materiale necessario
Classico da roccia
Avvicinamento
Da Cavalo (frazione di Fumane, VR) raggiungere la località Molane (880 m), che si trova 700m prima di Forte Masua. Prendere una strada sterrata sulla sinistra (cartello CAI del sentiero Molane-Dolcè).
Parcheggiare al bivio o seguire brevemente la sterrata fino a una sbarra con slargo. Seguire il sentiero CAI n° 236 in discesa prima per pascoli, poi per faggeto. Superare un tratto ripido in discesa attrezzato con fune metallica. Arrivati al cospetto dell’imponente spigolo del Pastello, quando la traccia si fa più larga e pianeggiante, nei pressi dei resti di una vecchia cava, lasciare il sentiero e seguire i bolli azzurri e gli ometti che puntano allo spigolo. A metà canale, in salita, seguire una traccia diagonale verso destra (faccia a monte) fiancheggiare la base del grande zoccolo verso sud arrivando così, presso la sezione centrale della parete, dove attacca la via 40 Galee, spostarsi ancora a destra circa 80 metri, fino a trovare la partenza della via, (45 minuti di cui la maggior parte in discesa, per arrivare all’attacco).
Descrizione
L1: partenza su parete appoggiata fino ad arrivare ad un muretto dove sopra si vede uno spit, Il passo richiede decisione per poi continuare con una leggera S dapprima verso destra poi sinistra, poi continuare sulla verticale sino alla cengia. L’uscita su cengia ripida ed erbosa è resa sicura grazie ad una fissa agganciata alla prima sosta. 40m – III, 6a+, VI, 5c. 6 spit 6 chiodi.
L2: attaccare l’evidente diedro a destra della sosta, percorrerlo fino ad breve tratto strapiombante ma ben ammanigliato. La via continua in un diedro sulla verticale del primo fino a giungere ad una placca lavorata ed una comoda sosta. 25m – V, 5b+, 5c 1p, III. 4 spit 2 chiodi.
L3: si continua in un diedro molto aperto e confluisce in un restringimento, a sinistra di uno spigolo. Questa parte richiede un paio di passaggi decisi per uscire da un tratto aggettante che offre pochi appoggi per i piedi sul lato sinistro. Una volta alzati bene i piedi cercare una bellissima lama sul lembo sinistro per poi fare qualche passo dietro ad uno spuntone/lama. Quest’ultimo va scavalcato a destra per continuare poi 4-5 m in orizzontale fino alla sosta su appoggi ben spianati e comodi. 25m – 5b, 5c, VI+ 2p, IV. 3 spit 3 chiodi.
L4: proseguire verticalmente su una placca ben lavorata puntando ad un pilastrino leggermente a destra, montarci sopra e traversare pochi metri a destra su una piccola cengia erbosa. 25m – 5b, V+, IV+. 3 spit 3 chiodi.
L5: traversare a destra superando lo spigolo, poi verticalmente nel diedro e terrazzino. Continuare diritti lasciandosi il profondo camino sulla sinistra e salire le placche successive, in questo tratto l’erba può disturbare un pò. La sosta è in corrispondenza dell’inizio di un evidente diedro che parte da un terrazzino. 20m – 5c, 5a, 6a+, 6b. 7 spit 1 clessidra attrezzata.
L6: percorrere il diedro seguendone la linea, si arriva ad un grosso masso a lama e poi, sempre verso destra ad un masso incastrato alla base di uno stretto e profondo camino. Rimontare sul lato destro del camino per poi traversare a sinistra fino alla sosta, passaggio delicato. 15m – V+, VI 1p, IV+, VI+. 2 chiodi 1 spit 2 cordoni.
L7: affrontare la placca successiva in Dulfer con la fessura del diedro e rimontare il pilastrino a sinistra. Sempre verso sinistra si superano alcune placche molto lavorate che offrono prese molto buone ma a volte nascoste. Il tiro è abbastanza intenso, si possono integrare friend medio piccoli o dadi. 20m – 5c, 6a, 6b, VI+. 4 spit 2 chiodi.
L8: Rimontare l’evidente pilastrino dove le difficoltà di abbattono fino ad arrivare ad una breve cengia erbosa; da essa seguire il facile diedro fino alla sommità; una volta sbucati dalla parete la sosta e sulla sinistra, libro di via sotto ad una grande lama. 30m 5c, V+, III, IV+, II. 2 spit, 2 cordoni.
L2: attaccare l’evidente diedro a destra della sosta, percorrerlo fino ad breve tratto strapiombante ma ben ammanigliato. La via continua in un diedro sulla verticale del primo fino a giungere ad una placca lavorata ed una comoda sosta. 25m – V, 5b+, 5c 1p, III. 4 spit 2 chiodi.
L3: si continua in un diedro molto aperto e confluisce in un restringimento, a sinistra di uno spigolo. Questa parte richiede un paio di passaggi decisi per uscire da un tratto aggettante che offre pochi appoggi per i piedi sul lato sinistro. Una volta alzati bene i piedi cercare una bellissima lama sul lembo sinistro per poi fare qualche passo dietro ad uno spuntone/lama. Quest’ultimo va scavalcato a destra per continuare poi 4-5 m in orizzontale fino alla sosta su appoggi ben spianati e comodi. 25m – 5b, 5c, VI+ 2p, IV. 3 spit 3 chiodi.
L4: proseguire verticalmente su una placca ben lavorata puntando ad un pilastrino leggermente a destra, montarci sopra e traversare pochi metri a destra su una piccola cengia erbosa. 25m – 5b, V+, IV+. 3 spit 3 chiodi.
L5: traversare a destra superando lo spigolo, poi verticalmente nel diedro e terrazzino. Continuare diritti lasciandosi il profondo camino sulla sinistra e salire le placche successive, in questo tratto l’erba può disturbare un pò. La sosta è in corrispondenza dell’inizio di un evidente diedro che parte da un terrazzino. 20m – 5c, 5a, 6a+, 6b. 7 spit 1 clessidra attrezzata.
L6: percorrere il diedro seguendone la linea, si arriva ad un grosso masso a lama e poi, sempre verso destra ad un masso incastrato alla base di uno stretto e profondo camino. Rimontare sul lato destro del camino per poi traversare a sinistra fino alla sosta, passaggio delicato. 15m – V+, VI 1p, IV+, VI+. 2 chiodi 1 spit 2 cordoni.
L7: affrontare la placca successiva in Dulfer con la fessura del diedro e rimontare il pilastrino a sinistra. Sempre verso sinistra si superano alcune placche molto lavorate che offrono prese molto buone ma a volte nascoste. Il tiro è abbastanza intenso, si possono integrare friend medio piccoli o dadi. 20m – 5c, 6a, 6b, VI+. 4 spit 2 chiodi.
L8: Rimontare l’evidente pilastrino dove le difficoltà di abbattono fino ad arrivare ad una breve cengia erbosa; da essa seguire il facile diedro fino alla sommità; una volta sbucati dalla parete la sosta e sulla sinistra, libro di via sotto ad una grande lama. 30m 5c, V+, III, IV+, II. 2 spit, 2 cordoni.
Discesa:
Usciti dalla via: dall’ultima sosta proseguire salire al bosco sommitale, salire dritti (faccia a monte), nel bosco fino ad incrociare una traccia marcata, con anche numerosi ometti, proseguire a destra (faccia a monte) fino ad a costeggiare in salita una prima piccola radura. Sbucare su una seconda radura più ampia (albero secco al centro) continuare sulla traccia, che porta al bordo destro della radura, dove nel bosco riprende un sentiero (verso destra, faccia a monte), che in breve porta a raggiungere una mulattiera molto larga e ghiaiata che porta al monte Pastello (sul tornante). Seguire in
discesa la mulattiera, passare a fianco ad un cancello (sentiero CAI) ed alla vecchia cava, fino a raggiungere il parcheggio della propria auto (20 minuti).